29. Agosto, 2019

Platoon chiude i giochi ed è Campione del Mondo

Si chiude con la vittoria di Platoon il Rolex TP52 World Championship Puerto Portals 2019. L’armata tedesca di Harm Müller-Spreer vince il titolo con una prestazione perfetta e in controllo nell’ultima giornata. Azzurra è medaglia d’argento, un grande risultato per il team della famiglia Roemmers che guarda da leader il gran finale di stagione. Bronenosec di Vladimir Liubomirov è medaglia di bronzo.

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Colpo di cannone per l’armata tedesca di Platoon, guidata dal suo armatore-timoniere Harm Müller-Spreer. Una settimana in assoluto controllo e consistenza per il team tedesco che fa doppietta con il titolo mondiale già vinto nel 2017 a Scarlino. Ad Azzurra non riesce la rimonta nell’ultima giornata, complice delle condizioni meteo non favorevoli e un buon controllo e velocità della barca tedesca, e perchè no anche tanta fortun. Il team italiano è ancora leader della classifica generale e ci si giocherà tutto a Porto Cervo a fine settembre, nelle acque di casa dello Yacht Club Costa Smeralda. Grande soddisfazione per Bronenosec, la barca russa dal cuore italiano e diretta dal suo armatore e co timoniere Vladimir Liubomirov. Il terzo posto del team russo fa morale, sopratutto per il gran finale, sei punti dal terzo in classifica generale e dieci dal secondo non sono di certo una chimera. Sled si classifica in quarta posizione, Takashi Okura ha portato la sua barca sulle montagne russe, a tratti imbattibile a tratti in fondo al mare, proprio come quella canzone del cartone animato Disney. Alegre è quinta, senza grosse pretese nel finale ma con degli spunti che avrebbero meritato più continuità. Quantum Racing di Doug De Vos non riesce a performare come dovrebbe, sesto posto e un terzo in classifica generale che può far ancora sperare, anche se quello visto sin qui non è di conforto. La “famiglia Plattner” in arte Phoenix, gioca, vince, rimonta e perde la concentrazione. Padre e figlia si danno da fare e siamo sicuri che per il fine di stagione e il prossimo anno saranno protagonisti, perchè c’è la stoffa, il progetto e le capacità sportive e finanziarie per continuare in crescendo. Provezza di Ergin Imre, ma quanta sfortuna, era la volta buona lo sappiamo, ma la rottura dell’albero proprio all’inizio e tre terzi posti ed un primo al rientro con il nuovo “palo”, possono solo lasciare l’amaro in bocca. Anche per la classifica generale dopo quattro giornate in DNC non c’è matematica che tenga. I miracoli possono sempre accadere, ma la consapevolezza che questa volta la sfortuna ha fatto centro è chiara e forte. Gladiator e Team Vision Future fanno parte del gruppo, la costanza non è il loro forte ma sono sempre in un contesto di altissimo livello.

Cronaca della giornata:


Armi affilate e grande agonismo, c’è tensione nell’aria. Alle 13.05 si parte, tutti cercano la barca comitato e l’intasamento è d’obbligo, barche in stallo, richiamo generale, nulla di fatto si deve rifare tutto, i tedeschi sembrano confusi. Platoon si prende un punto di penalizzazione per una collisione nel secondo start. Si parte, questa volta fila tutto liscio, o quasi, grande pressione, Platoon cerca spazio a sinistra, Quantum e Azzurra a sinistra, Provezza è la più veloce. E’ un bordo difficile per tutti, piccoli salti e cambi di intensità. Azzurra, Provezza e Gladiator, un match nel match. Al giro di boa, Provezza, Sled e Azzurra, Platoon quarto si autopenlizza e perde terreno. Inizia la poppa, Provezza a destra, Azzura e Sled a sinistra, per la barca italiana è il momento di sfruttare l’errore di Platoon. Provezza gira in testa con un bel margine, si vede Quantum, Sled, Alegre, Azzurra, Phoenix 12 e Platoon. John Cutler e compagni arrivano al top mark comodi in testa, ad oltre un minuto c’è Quantum, Alegre, Sled, Phoenix 12 e Azzurra. I tedeschi di Platoon sono a due posizioni da Azzurra, ottimo contenimento per l’obbiettivo finale. Ed è proprio così, vince Provezza davanti a Quantum ed Alegre. Azzurra è sesta, Platoon ottavo con un punto di penalità, quattro punti di margine per il titolo, Azzurra dovrà attaccare.

La nona ed ultima prova parte “just in time” prima del tempo limite. Platoon e Quantum battagliano al via in barca comitato, Azzurra in pin, si marcheranno a vista per il titolo, i tedeschi pasticciano e si prendono una penalità, inizio in salita, a dir poco. Azzurra però non riesce a godere di questo intoppo iniziale dei tedeschi, la bolina dimostra la velocità dei teutonici, Parada e il suo team soffrono queste arie non proprio sostenute ed instabili. Alla bolina penultimo posto per Azzurra, ultimo per Platoon, può succedere di tutto, intanto Bronenosec si gode la prima parte dell’ultima regata di questa mondiale. Sled decide di salire al comando, Platoon in fondo allo schieramento tiene a vista Azzurra. La corsa per l’iride si conclude senza troppe preoccupazioni per i tedeschi. L’ultima regata è di Sled davanti a Phoenix 11 e Provezza. Per Platoon è una grande soddisfazione, dopo il 2017, arriva anche il titolo mondiale 2019.

Pedro Mas (ESP) prodiere di Platoon (GER):

“Certo oggi potevamo solo perder la testa per perdere questo mondiale. Abbiamo fatto degli errori prendendo due penalità, questa è quasi una follia, ma abbiamo resettato la testa ogni volta per tornare in corsa. Due mondiali con questa barca è una grande soddisfazione, siamo molto felici, un risultato che ci siamo meritati con grande voglia.”

Guillermo Parada (ARG) skipper timoniere di Azzurra (ITA):

“E’ stata una giornata particolare. Avevamo pianificato alcune cose per poter lanciare l’attacco finale a Platoon. Loro hanno avuto dei momenti di difficoltà ma non siamo riusciti a cogliere l’attimo. La classifica generale parla ancora la nostra lingua. Ora resettiamo le nostre teste e prepariamoci per l’evento finale della stagione, per noi molto importante come leader e come padroni di casa in Porto Cervo.”

Bruno Zirilli (ITA) navigatore di Azzurra (ITA):

“Diciamo che per la stagione abbiamo ancora in mano la leadership, abbiamo perso qualcosa con Platoon ma abbiamo guadagnato su Quantum. C’è un pò di amarezza, poteva andare meglio. Se quel sinistro nella seconda prova entrava nel momento giusto. Vento oscillante e qualche buco di vento, oggi non era facile. I tedeschi hanno avuto un pò di fortuna al momento giusto, con quello che han combinato oggi, possiamo dire che era la loro giornata, non c’era praticamente niente da fare.

Alberto Barovier (ITA) manager e prodiere di Bronenosec (RUS):

“Oggi siamo partiti con una classifica che non ci permetteva di fare grandi sogni, ma abbiamo voluto fortemente questo risultato, un terzo posto che ci rende molto felici e soddisfatti. Oggi abbiamo dovuto prendere della decisioni molto importanti, cercando sempre di fare le cose per bene. Siamo molto contenti di questo risultato, per il gruppo per il team, il duro lavoro ha pagato. Platoon ha fatto un grande lavoro, una barca molto veloce, voglio fare i complimenti a loro.”

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Classifica del Rolex TP52 World Championship
1. Platoon (GER) (Harm Müller-Spreer) (4,5,2,3,1,1,5,8,9,2 penalty) 40 punti
2. Azzurra (ARG/ITA) (Alberto Roemmers) (2,9,4,5,2,4,2,6,8) 42 p.
3. Bronenosec (RUS) (Vladimir Liubomirov) (5,8,3,6,6,3,1,7,4) 43 p.
4. Sled (USA) (Takashi Okura) (9,1,1,2,9,10,8,4,1) 45 p.
5. Alegre (USA/GBR) (Andrés Soriano) (10,4,5,1,8,2,6,3,7) 46 p.
6. Quantum Racing (USA) (Doug DeVos) (1,7,8,4,4,7,9,2,5) 47 p.
7. Phoenix 12 (RSA) (Tina Plattner) (3,3,7,7,5,5,11,5,6) 52 p.
8. Phoenix 11 (RSA) (Hasso Plattner) (8,2,9,9,11,8,4,10,2) 63 p.
9. Provezza (TUR) (Ergin Imre) (12 DNF,12 DNC,12 DNC,12 DNC,3,7,3,1,3) 65 p.
10. Gladiator (GBR) (Tony Langley) (6,10,6,8,7,9,11,9,11) 77 p.
11. Team Vision Future (FRA) (Jean Jacques Chaubard) (7,6,10,10,10,6,10,11,10) 80 p.

Classifica circuito 52 SUPER SERIES dopo quattro eventi
1. Azzurra (ARG/ITA) (Alberto/Pablo Roemmers) 133 punti
2. Platoon (GER) (Harm Müller-Spreer) 139 p.
3. Quantum Racing (USA) (Doug DeVos) 144 p.
4. Bronenosec (RUS) (Vladimir Liubomirov) 150 p.
5. Provezza (TUR) (Ergin Imre) 159 p.
6. Alegre (USA/GBR) (Andrés Soriano) 175 p.
7. Sled (USA) (Takashi Okura) 202 p.
8. Phoenix 11 (RSA) (Tina Plattner) 203 p.


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